Il tempo di cucinare è il tempo di amare
Molto frequentemente mi capita di avere testimonianze di persone che non hanno tempo di cucinare. Vi scrivo una mia riflessione che mi ha portato a dire che “Il tempo di cucinare è il tempo di amare”.
Ieri passeggiando ho visto alcuni cavalli in un recinto che mangiavano il fieno. Ho pensato: “Per loro l’unica ragione di vita è alimentarsi per sopravvivere. Gli animali liberi passano le loro giornate a procacciare il cibo per se stessi e per i loro cuccioli. Certo, loro non hanno una vita così strutturata come la nostra, ma nella loro semplicità seguono il flusso della vita e dell’amore”
Oggi mi sono dedicata molto alla preparazione dei pasti. Stamattina ho preparato della fregola sarda con funghi, zucca e bocconcini di soia per pranzo e una zuppa di lenticchie rosse, carote, sedano e cavolini di Bruxelles per cena. Ho investito del tempo, anche se ne avevo poco. Diciamo meglio: tra le infinite cose da fare che mi sembra che non si esauriscano mai, ho scelto di dedicare tempo alla preparazione del cibo. Certo non sempre preparo pietanze con tempi di preparazione lunghi, ma a volte sento che è importante trovare tempo anche per quelli.
Mi sento connessa alla vita, sento di prendermi cura di me stessa e di chi vive con me e sento di dedicare del tempo a una delle cose più importanti della vita: mangiare.
Perché che ci piaccia o no, che abbiamo una bella relazione con il cibo oppure no,il cibo e l’acqua sono due elementi imprescindibili per la nostra sopravvivenza, oltre che essere per molti anche un piacere per il palato.
Tantissime persone oggi investono il proprio tempo a lavorare sempre di più, spesso per guadagnare più soldi per pagare chi farà le cose al posto nostro o per comprare come cose già pronte che costano di più oppure per andare in luoghi lontani alla ricerca di un benessere apparente e momentaneo; tantissimi passano anche molto tempo ogni giorno connessi ai social a scorrere scritte e foto di vite e di cibi che però non consumeranno.
Cucinare e preparare gli alimenti per se stessi e per la mia famiglia è un gesto di amor proprio e amore altrui. Il tempo di cucinare è il tempo di amare.
Stasera riflettevo sul ruolo importante che abbiamo rivestito noi donne nelle epoche passate e quello che rivestiamo oggi. Nonostante i tempi siano ben diversi, ancora oggi molto spesso le donne di casa e le mamme sono il punto di riferimento della famiglia: si prendono cura di tutti sia con il cibo che con le attenzioni, insegnano come diventare adulti e come affrontare la vita, sono un punto di riferimento che rappresenta per molti “CASA”: quel luogo in cui ci è sentiti protetti, al sicuro, nutriti, al riparo dal caldo e dal freddo, al riparo da tutto ciò che accade fuori.
Una grande riscoperta è stato l’ingresso degli uomini in cucina: oggi ci sono tantissimi uomini e papà che cucinano piatti deliziosi per la famiglia con tanto amore e cura e insieme alle mamme sono anche loro sono diventato punti di riferimento per tutta la famiglia, non solo in quanto capo famiglia ma anche come dispensatori di cure e amore.
Donna, uomo, mamma, papà, nonna, nonno, zia, zio, vicina/o di casa continua a trasmettere l’amore attraverso il cibo, prepara ancora pietanze impastando con le mani, mettendo dentro tutta l’energia e l’amore che hai dentro e offrilo in dono a qualcuno, sopratutto a bambini e ragazzi.
I giovani di oggi hanno un disperato bisogno d’amore e di imparare a prendersi cura di se stessi.
Tramandate loro ciò che avete imparato a vostra volta dalle donne e gli uomini del passato.
Cucinate. Il cibo è vita.
Elisabetta Pazzano
Foto di Gaelle Marcel on Unsplash.